Il complesso nuragico di Genna Maria
Il complesso nuragico Genna Maria è un affascinante sito archeologico situato a Villanovaforru, in Sardegna. Questo luogo storico si trova in una posizione elevata, a 408 metri sul livello del mare, e offre un collegamento tra la regione della Marmilla e la costa occidentale dell’isola. La zona è caratterizzata da un paesaggio unico, con altopiani basaltici, noti localmente come “giare“, e colline marnose separate da torrenti ormai prosciugati.
I lavori di valorizzazione nel complesso archeologico sono iniziati a partire dal 1969, attraverso finanziamenti della Regione Autonoma della Sardegna. Gli scavi sono ancora in corso, ma già dal 1982 è stato possibile definire l’area di interesse archeologico. Il sito si estende su una superficie di circa mezzo ettaro e comprende un nuraghe complesso, con un mastio principale, un cortile con un pozzo o una cisterna, e un bastione trilobato, originariamente quadrilobato.
L’intero complesso è circondato da un antemurale esagonale con torri agli angoli e un ingresso a sud. Tra il bastione trilobato e l’antemurale si estende un insieme di edifici risalenti alla prima Età del Ferro.
Il sito ha evidenziato segni di riutilizzo in diverse epoche, tra cui quella punica, romana e altomedievale. Le strutture megalitiche risalgono all’Età del Bronzo medio (XVI-XIV sec. a.C.), periodo in cui è stato costruito il primo insediamento.
Durante la prima Età del Ferro (metà del IX-VIII sec. a.C.), sono stati costruiti diversi edifici minori, che sembrano essere stati abbandonati improvvisamente per motivi ancora sconosciuti. Segni di un incendio sono evidenti sui muri e sugli oggetti ritrovati.
Da quel momento fino all’inizio del VII sec. d.C., il complesso archeologico divenne un luogo di culto dedicato a una divinità legata all’agricoltura. I rituali presentano elementi sincretistici derivanti dalle religioni nuragica, punica e romana.
In conclusione, il Nuraghe Genna Maria è un tesoro archeologico che offre una visione unica della storia e della cultura della Sardegna. Con la sua complessità strutturale e la sua lunga storia di utilizzo, rappresenta una risorsa inestimabile per gli studiosi e un’attrazione affascinante per i visitatori.