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Formula Kite WORLD CHAMPIONSHIP 2021

Formula Kite:  inizia da Oristano il viaggio verso Parigi 2024

Appuntamento con la storia per l’Italia, la Sardegna e la provincia di Oristano. Dall’11 al 17 ottobre 2021 si svolgerà a Torregrande il Formula Kite World Championships. Un’imperdibile anteprima di quanto vedremo ai giochi olimpici di Parigi 2024. 170 atleti in arrivo da 35 nazioni in rappresentanza di tutti i continenti. Online il video di presentazione!

Il movimento del Kiteboarding internazionale è pronto a scrivere un’altra, entusiasmante pagina della sua storia. Dall’11 al 17 ottobre 2021, poche settimane dopo la chiusura dei giochi Olimpici di Tokyo, prenderà il via ad Oristano il Formula Kite World Championship, prima competizione internazionale che accompagnerà questa disciplina al debutto olimpico in programma a Parigi nel 2024.

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Ancora una volta, al fianco delle più emozionanti competizioni di Kite, troviamo la Sardegna che trova nel Golfo di Oristano, nelle brezze e correnti che lo caratterizzano e nella lunga tradizione legata ai windsports, lo spot ideale per l’assegnazione del titolo iridato.  Il debutto di questa competizione Mondiale, targata “IKA – International Kiteboarding Association”, sarà realizzata con il format “individual”, che prevede lo svolgimento di regate miste a parità di condizioni meteo e marine, ma con la realizzazione di classifiche divise tra uomini e donne.

E’ in programma l’arrivo sulla sulla Spiaggia di Torregrande, di ben 170 atleti, accompagnati da staff tecnico e preparatori, da oltre 35 nazioni in rappresentanza di ogni continente del Mondo.  Nel 2019 Torregrande era già stata protagonista dello scenario internazionale del Kiteboarding, con l’organizzazione dell’Europeo di Formula Kite, che attirò quasi 100 atleti da tutta Europa diventando di conseguenza l’evento più importante all’interno del programma di manifestazioni di “Oristano Città Europea dello Sport 2019”.

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Tra gli atleti che presero parte alla manifestazione, e che rivedremo nelle acque del Golfo di Oristano ad ottobre, c’erano: il campione europeo Axel Mazella, Daniela Moroz, dominatrice indiscussa del panorama internazionale del kiteboard femminile, e l’argento olimpico giovanile nel 2018 Toni Vodisek. Si uniranno al gruppo anche Maxime Nocher, Nico Parlier e gli atleti della Nazionale Italiana, capitanati da Mario Calbucci, Lorenzo Boschetti e la giovanissima Sofia Tomasoni.

L’obiettivo dichiarato di questo percorso di collaborazione tra l’International Kiteboarding Association e l’organizzazione dell’Open Water Challenge, che accoglierà al proprio interno il Mondiale, è quello di rendere Oristano, la Sardegna e lo scenario italiano del kiteboarding un cardine fondamentale nel programma del quadriennio olimpico, in grado di giocare un ruolo da protagonista nello sviluppo globale di questa disciplina.

Sul sito https://www.openwaterchallenge.it/ trovate tutte le informazioni sull’evento.


Nell’attesa di vedere il Golfo di Oristano pieno di vele colorate, l’organizzazione del Formula Kite World Championship ha pubblicato il video di presentazione della competizione:

@Credits Andrea Somaroli

Beach Tennis, i Campionati sardi a Torre Grande

Sabato 19 e Domenica 20 Giugno il Beach Tennis sardo torna in campo con i Campionati Sardi di Doppio Misto, Doppio Misto 4^ cat,. Doppio Maschile e Doppio Femminile Over 40, in aggiunta, un TPRA, il 19 si giocherà il DMX, invece il 20 il DM e DF. Inoltre, sempre domenica 20 giugno ci sarà anche un torneo FIT con la formula A+B.  La prima tappa FIT oristanese segna l’avvio di una stagione ricca e concentrata che si vivrà all’Eolo Beach Sports, sul lungomare di Torre Grande. 

Le giocatrici e i giocatori in campo saranno i tesserati delle diverse associazioni della Sardegna, in particolare Oristano, Cagliari, Pula, Capoterra. Nel fitto calendario dell’estate 2021 di Eolo Beach Sports, un altro Campionato Sardo, questa volta saranno gli assoluti di Doppio Maschile e Doppio Femminile, farà capolino dal 9 all’11 luglio 2021

Il clou si raggiungerà con l’edizione 2021 dell’Eolo Beach Contest Proxienergy che si svolgerà dal 30 luglio al 1° agosto, i giocatori provenienti da tutta la Sardegna e da altre regioni d’Italia ammonterà a 6.300 euro, uno tra i più alti del mondo beach tennistico italiano in questo momento. Si tratterà di un momento di grande importanza, infatti si terranno dirette tv e largo utilizzo dei canali social, per le aziende che supportano la grande squadra di Eolo Beach Tennis. Tutte le informazioni si possono trovare alla pagina Facebook @Eolo Beach Tennis Contest.

Nel fine settimana tra il 4 ed il 5 settembre si svolgeranno i Campionati Sardi Under in contemporanea agli Open DM, DF, DMX e un 4^ cat., DM, DF, DMX. 

“La stagione 2021 si appresta a partire forte del lavoro invernale sviluppato dallo staff tecnico di Eolo Beach Tennis diretto da Diego Fratini – spiega il Presidente Sebastiano Cau– che ha saputo dare una preziosa continuità all’attività del settore agonistico contribuendo in maniera concreta a rafforzare i numeri della nostra Associazione, che ha superato i 100 tesserati. Il lavoro costante dei tesserati e del team organizzatore porta l’associazione ad ospitare ogni anno eventi di grande rilievo regionale e nazionale. Ringraziamo l’Amministrazione Comunale di Oristano per la grande attenzione ed il supporto alla promozione dello sport anche in periodi di grandi difficoltà generate dalla condizione di emergenza sanitaria.”

“In seguito al via libera per l’organizzazione di tornei e manifestazioni da parte del CONI e della Federazioni Italiana Tennis, partiamo con grande slancio verso la stagione 2021 che si preannuncia ricca e molto promettente” dichiara Diego Fratini, istruttore federale e a capo dell’organizzazione legata agli eventi del Beach Tennis targati Eolo. 

“Sono molto orgoglioso che la scelta della Federazione per lo svolgimento dei Campionati Sardi sia ricaduta proprio a Oristano, significa che il lavoro svolto negli anni è stato riconosciuto. Siamo ripartiti con la preparazione atletica e gli allenamenti del settore agonistico e amatoriale- conclude Diego Fratini- abbiamo un grande occhio di riguardo al settore Under, fiore all’occhiello della nostra associazione.”

Credits foto @Andrea Somaroli

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Si anima “Walking in the Sinis”, l’esposizione di Salvatore Fenu

C’è Nettuno, ci sono i Pirati alla deriva e c’è La Surfista. Sono solo alcuni dei quarantadue personaggi che dal 18 al 20 giugno prendono vita nelle installazioni dell’artista Salvatore Fenu, che ha scelto lo spazio di costa tra lo scivolo di Mandriola e Capo Mannu, nella marina di San Vero Milis, per esporre le proprie opere in “Walking in the Sinis. A journey into the sea waste art”. 

Il lavoro artistico di Salvatore Fenu ha un forte valore ambientale: a passeggio tra la macchia mediterranea ed il mare, il visitatore prende coscienza del grave problema dell’inquinamento dei nostri mari e dei nostri litorali. Infatti, le opere di Salvatore Fenu sono state realizzate con rifiuti portati dalle onde, plastiche che nel mare hanno vagato per mesi per poi concludere il proprio viaggio sulla sabbia delle spiagge del Sinis, in particolare a Is Arenas, Putzu Idu, Sa Rocca Tunda, Sa Mesa Longa. Occhi ed espressioni che narrano al visitatore il proprio viaggio nel Mediterraneo, trascinati dalle correnti. 

Salvatore Fenu ha deciso di vivere stabilmente nel Sinis fin dal 2001, ha scelto di lavorare a contatto con la natura. In “Walking in the Sinis” è tangibile la scelta di Fenu di lavorare a contatto con la natura, di fare propria l’arte povera e del riciclo creativo di matrice ideologica. “Persi o abbandonati come uomini alla deriva, gli objets trouvés riacquistano dignità in un nuovo ciclo di vita- spiega Flaminia Fanari, curatrice dell’esposizione insieme a Paolo Sirena- rinnovando l’equilibrio sociale tra forme organiche e inorganiche, e vedono nell’impronta green una possibilità di riscatto e nelle proprie imperfezioni il marchio originale di un’esperienza autentica, compiuta, perfetta”. 

Metti una sera sotto le stelle in Sardegna

Basta poco per ammirare le stelle in qualsiasi stagione: in Sardegna è facile, soprattutto grazie allo scarso inquinamento luminoso. E’ sufficiente uscire un po’ dai centri più grandi o spostarsi dalle vie illuminate dei paesi per poter godere di uno spettacolo gratuito, naturale, infinito. 

Lasciarsi meravigliare. Perdersi tra quei puntini che emettono luce da centinaia di migliaia di anni e distanti chissà quanti anni luce è una delle esperienze che più affascinano l’essere umano da sempre. Cercare ad occhio nudo le costellazioni, unire le stelle, creare figure ma anche scorgere i satelliti come gli Starlink di Elon Musk o la Stazione Spaziale Internazionale non è difficile, è sufficiente il meteo a favore. 

Gli uomini, sia nel nostro tempo sia dapprincipio, hanno preso dalla meraviglia lo spunto per filosofare, poiché dapprincipio essi stupivano dei fenomeni che erano a portata di mano e di cui essi non sapevano rendersi conto, e in un secondo momento, a poco a poco, procedendo in questo stesso modo, si trovarono di fronte a maggiori difficoltà, quali le affezioni della luna e del sole e delle stelle e l’origine dell’universo. [Aristotele, Metafisica, I, 2, 982b12-15]

La bella stagione. L’estate in particolare è la stagione in cui è più pratico stare all’aria aperta fino a tarda sera o per tutta la notte: è sufficiente trovare una spiaggia o un’area montana libera dalle fronde degli alberi per poter ammirare la via lattea che si estende sulla nostra testa, visibile con facilità ad occhio nudo. Giove e Saturno sono i protagonisti dell’estate insieme alle costellazioni dello Scorpione, del Sagittario senza scordare la splendida figura del Carro dell’Orsa maggiore e minore, costellazioni, queste che troviamo anche nelle altre stagioni. Se si è dotati di un telescopio, la serata diventa memorabile al chiaro di Luna. 

Le vacanze in spiaggia quindi, possono arricchirsi grazie ad un’esperienza indimenticabile, che si vorrà ripetere quanto prima, potrete dire di aver praticato astroturismo!

 

Esplorare l’Universo da una prospettiva storica. I nuraghi sono un altro ottimo luogo da cui poter fare un vero e proprio viaggio nello Spazio. Di recente hanno preso piede gli appuntamenti organizzati dalle diverse associazioni sarde dedicate all’osservazione astronomica in concerto con le associazioni culturali che si occupano della gestione dei siti nuragici. Durante queste serate degli astrofisici molto preparati spiegano i segreti dell’Universo, con i puntatori laser indicano le costellazioni e le singole stelle, ne illustrano le caratteristiche con cenni alla mitologia e alla tradizione contadina. Le iniziative prevedono un piccolo prezzo del biglietto, solitamente cominciano al tramonto e in alcuni casi possono terminare con la visita notturna al sito, esperienza suggestiva a cui non si può rinunciare.

Cosa portare, cosa può servire. Abbigliamento e scarpe comode sono certamente una prerogativa per chi intende vivere una serata immerso nella natura. Può essere utile un telo su cui sdraiarsi per poter ammirare la volta celeste con il naso all’insù, delle felpe nel caso in cui la temperatura dovesse scendere di qualche grado, del cibo, delle torce. Ciò che non si può assolutamente dimenticare a casa è una buona macchina fotografica oppure un telefono con una buona fotocamera. Le immagini che trovate all’interno di questo articolo sono state scattate con un Huawei P20 Pro.

Cieli sereni!

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Sinis, la sabbia rubata torna a casa

Ogni anno centinaia di chili di sabbia vengono rinvenuti nei bagagli dei turisti che lasciano la Sardegna dagli scali portuali e aeroportuali. Bottiglie e sacchetti ben stipati tra maglie e pantaloni, al loro interno il quarzo bianco del Sinis, i ciottoli dell’Ogliastra, la sabbia fine di Villasimius e poi conchiglie di tutti i tipi! 

Da circa 20 anni gli addetti alla sicurezza dello scalo aeroportuale di Elmas che controllano ai raggi X le valigie, requisiscono il materiale asportato dai litorali, lo sistemano negli scatoloni, lo suddividono in base alle spiagge di appartenenza e a fine stagione, a bordo delle loro auto, in modo del tutto volontario riportano il maltolto al legittimo proprietario: la Natura. 

Alcuni dipendenti degli scali sardi si sono riuniti in nell’associazione “Sardegna Rubata e Depredata”, e attraverso i social vanno avanti anche con un’attività di sensibilizzazione e comunicazione sul delicato tema ambientale. 

Si tratta di un gesto di estrema sensibilità e massimo rispetto nei confronti dell’ambiente a cui da due anni si è aggiunto il lavoro delle Sentinelle, dei volontari del Comune di Cabras che battono le coste del Sinis in piena estate per sensibilizzare i bagnanti. 

Durante la primavera 2021, dagli scali sardi sono tornati in spiaggia ben 200 chili di granelli di quarzo di Is Arutas. Nel 2020 tornarono indietro 6 quintali di sabbia bianca, il dato è in calo per via del decremento subito dalla stagione turistica nell’estate 2020 a causa della pandemia. 

Oltre alla sabbia di quarzo, prediletta dai turisti in partenza, il presidente dell’Associazione, Franco Murru, ha restituito anche quattro casse contenenti ulteriore materiale marino, in particolare conchiglie, che verranno censite dagli esperti del CNR anche per verificare la presenza di gusci particolari, come quello della Patella ferruginea, specie in via di estinzione a causa del prelievo incontrollato nel tempo.

Molti turisti, ma anche tanti sardi, non conoscono l’articolo 1162 del codice della navigazione che, per chi preleva la sabbia dall’arenile, prevede una sanzione che va da un minimo di 1.549,00 ad un massimo di 9.296.”

Come se non bastasse, la Regione Sardegna nel 2017 con la legge 16 ha voluto imprimere, con maggiore decisione, un freno ai furti di sabbia istituendo controlli da parte del Corpo Forestale in porti e aeroporti durante il periodo estivo. Sono parecchi i turisti che incorrono nel pagamento di sanzioni che possono arrivare anche a tremila euro nel caso in cui nei loro bagagli venisse rinvenuto del materiale proveniente dai litorali.

Come fare per tutelare la sabbia e poter godere della bellezza delle spiagge? Dal Comune di Cabras spiegano che “è risaputo inoltre che il pericolo non deriva solo da un asporto attivo.

Chi si reca in spiaggia è bene che usi tutte le precauzioni prima di allontanarsi dalla spiaggia. Le aree di scuotimento, ossia le zone che si trovano nella prima parte delle passerelle disposte lungo il litorale, sono segnalate dalla cartellonistica e hanno una funzione specifica indispensabile: il bagnante ha il dovere di sostarvi e far ricadere sull’arenile ogni granello. Stessa accortezza va usata per evitare che la sabbia resti all’interno delle borse o incastrata fra le pieghe dei teli da mare.”